TAPPING TIPS N. 6 -2023 – DI COACHING ALCHEMICO: IL TAPPING SULL’AUTO SVALUTAZIONE

TAPPING TIPS N. 6 -2023 – DI COACHING ALCHEMICO: IL TAPPING SULL’AUTO SVALUTAZIONE

Questa settimana vogliamo trattare un tema che ci è molto caro e riguarda quelle convinzioni che ci portano ad autosvalutarci e pensare di non valere abbastanza.

Molte persone non riescono ad avere successo nella vita, abbondanza finanziaria o felicità nelle relazioni e quindi non possono vivere un livello di pace, amore e benessere sufficiente a causa dei loro schemi limitanti più o meno inconsci.

Gli schemi limitanti derivano da:

vissuti passati,

situazioni che abbiamo visto vivere a persone care nel passato,

programmi/idee/condizionamenti trasmessi oralmente,

che ci hanno scosso in profondità, al punto da influenzare le nostre vite, le nostre emozioni e le nostre reazioni e portarci a trarre conclusioni e radicare convinzioni, su noi stessi, gli altri e il mondo in cui sono ancora radicati i nostri attaccamenti emotivi

Quando una idea, una conclusione o una convinzione sono emotivamente cariche hanno una propria vibrazione e questa influisce sulle nostre vite.

I ricordi non elaborati, i vissuti ancora caricati emotivamente, l’energia congelata, determinano se avremo successo o falliremo in una o più aree della nostra vita.

Le convinzioni più forti e quelle più complesse da smontare sono quelle che riguardano la nostra identità.

Ti faccio una serie di esempi su come possono essersi formate delle convinzioni di disvalore.

SITUAZIONE A:

Quando eri molto piccolo tuo padre non si sentiva adatto alla responsabilità che essere genitori comportava, aveva ancora le sue ferite, per lui eri un peso e ad un certo punto per qualche ragione ha cominciato a scaricare su di te la sua rabbia, tutte le volte che rientrava dal lavoro e ti trovava lì, dicendoti che eri inutile e che non servivi a niente.

Questo ti ha portato a concludere che eri un peso e che non valevi niente.

SITUAZIONE B:

Sei nato in una famiglia dove ti volevano tutti bene e ti adoravano, poi è arrivato un fratellino, poi una sorellina e infine un gatto e un cane.

La tua posizione privilegiata è stata annientata da tutta quella folla e siccome tu eri la grande e tutti gli altri i piccoli che ricevevano più attenzioni, tu hai concluso che eri invisibile e non valevi quanto gli altri.

SITUAZIONE C:

La vita da piccola ti ha tutto sommato sorriso. Sei cresciuta in una famiglia con difficoltà ordinarie e in un ambiente anche tranquillo. Poi a 14 anni hai vissuto il primo batticuore. Lui era bellissimo, due anni più grande, alto, biondo. Una sera alla festa dell’oratorio ti ha baciata. La domenica dopo ha baciato la tua migliore amica.

Ci sei rimasta così male che hai concluso che non valevi abbastanza perché lui restasse con te.

Al fine del nostro articolo immagina che nessuna di queste situazioni sia stata rielaborata in seguito e che ognuno dei protagonisti si porti ancora dentro, a distanza di anni, una o più idee su se stesso/a che sono diventate convinzioni identitaria di disvalore, nelle più varie sfumature possibile: “IO NON VALGO NIENTE”, “IO VALGO MENO DEGLI ALTRI”, “IO NON VALGO ABBASTANZA”.

Ok, è vero, quelli che ho scritto sono solo esempi di fantasia un pò troppo riassuntivi, ma le convinzioni di disvalore che ciascuno di noi può portare addosso o dentro, come un bagaglio perfino troppo pesante per essere menzionato, sono più comuni di quanto non si creda.

E queste convinzioni sono sempre lì e pesano su ogni tua scelta, su ogni tua decisione, perfino sui tuoi gusti.

In poche parole, vivere con una dinamica di auto svalutazione attiva può condizionarti pesantemente la vita.

Se ti auto svaluti puoi adottare comportamenti di controllo, vivere sulla difensiva, non esporti per non incontrare delusioni, o perfino esporti troppo spinto/a da una sorta di dinamica inconscia che ti porta a cercare conferma di non valere abbastanza e che puoi solo fallire.

Avere dentro convinzioni come:

NON VALGO ABBASTANZA,

VALGO TROPPO POCO PER QUEL LAVORO,

FIGURATI SE TROVO UNA PERSONA CHE MI AMI PER CHI SONO,

NON MI POSSO APRIRE O MI FERIRANNO, TANTO NON VADO MAI BENE,

IL MIO VALORE NON VALE COME QUELLO DEGLI ALTRI,

può farti agire per reazione, nella vita privata, in quella scolastica, sul lavoro;

può trascinarti in una spirale che ti allontana da te stesso/a e ti fa rinunciare ai tuoi progetti, ai tuoi sogni e ai tuoi obiettivi.

Insomma il tuo giudice interiore può trasformarsi nel tuo “personalissimo torturatore interiore” e pungolarti con “no”, “non puoi”, “non dovresti”, “non vali abbastanza”, “ma chi ti si fila”, ecc. ecc.

Ma cosa ci posso fare dirai tu?

Cominciamo dall’inizio.

Inizia a stimolare il tuo punto karate e poi prosegui stimolando i punti usati in SET ed EFT.

Rifletti sul tuo senso del valore.

Quanto pensi di valere da 0 a 100.

Quando hai trovato il numero che per te rappresenta il tuo valore personale, a meno che non sia 100 (immaginiamo ad esempio che sia 70), chiediti che cosa occupa il restante spazio (quindi il 30 che non senti pienamente).

Usa il tapping su tutto ciò che emerge a livello di idee, ricordi, emozioni, convinzioni, fantasie.

Ti lascio anche un secondo esercizio.

Prendi carta e penna, e sempre pensando al tuo valore personale prendi appunti sulle cose negative che sei solito dire o pensare di te stesso:

Io….

Fai un giro di tapping su ogni cosa che hai scritto utilizzando questa frase:

Anche se io penso di me che……, mi apro alla possibilità di amarmi e accettarmi.

Con questa frase possibilista, anche se è un po' diversa dalla frase classica, ti apri alla possibilità di un cambiamento e di ammorbidire le tue convinzioni.

Ricorda di continuare con il tapping su ogni cosa che emerge.

Sperimenta pure e facci sapere come va.

Nei prossimi articoli approfondiremo eft e altre tecniche e i principi alla base del loro funzionamento.

Seguici, perciò, per imparare davvero tanti strumenti utili al tuo benessere e come utilizzarli.

E scrivici per ogni domanda, sia di livello base, se é la prima volta che leggi questi temi, che avanzato, se sei già esperto, ti risponderemo volentieri o potremo aprire un confronto, scambio di idee.

Ti ricordiamo la nostra mail: info@coachingalchemico.it.

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